Oliveto inerbito: tutti i vantaggi per la sostenibilità del giardino

Il suolo che riempie gli oliveti è molto spesso manutenuto attraverso una lavorazione periodica, che prevede fresatura del terreno e rimozione delle infestanti. Tuttavia, le tecniche tradizionali comportano numerosi svantaggi per il terreno e per il raccolto, mentre si afferma con sempre maggiori successi la più sostenibile pratica dell’inerbimento. Un oliveto inerbito, infatti, ha numerosi vantaggi: permette di proteggere il suolo dall’erosione, aumenta la capacità del suolo di trattenere umidità e garantisce anche maggiore fertilità.

  • I vantaggi di avere un oliveto inerbito con i prati alternativi
  • Le varietà di prato a basso fabbisogno idrico più adatte
  • La raccolta dell’acqua piovana per la manutenzione dell’oliveto
  • 

    I vantaggi di avere un oliveto inerbito con i prati alternativi

    La scelta di mettere a dimora delle piantine di prato alternativo comporta numerosi benefici per la salute del suolo, la fertilità degli olivi e per la sostenibilità dell’intero sistema.

    Se il suolo è inerbito, per esempio, è possibile mantenere pulita la superficie intorno agli ulivi senza la presenza di erba alta: lo spazio a disposizione può essere utilizzato per altro, ottenendo una migliore ottimizzazione degli spazi, creando per esempio una zona gioco per i bambini, uno spazio per il parcheggio o un’area relax.

    Anche la manutenzione diventa più semplice, poiché sono sufficienti molti meno sfalci, ad eccezione dei mesi successivi all’impianto, nei quali consigliamo di effettuare qualche taglio in più per controllare le infestanti e stimolare la crescita orizzontale del prato. Superata questa prima fase, però, saranno sufficienti dai 2 ai 6 sfalci all’anno, da fare nei periodi di maggiore sviluppo, per tenere in ordine il prato.

    Infine, la superficie tenuta in questo modo risulta molto più ordinata e resistente al calpestio. Permette anche di riscontrare una maggiore comodità nell’effettuare la raccolta delle olive, agevolando il posizionamento dei teli, non essendoci ostacoli sul prato.

    È bene sapere che i prati non incidono sulla produttività degli ulivi e, anzi, se tra le varietà scelte c'è anche una mellifera, essa, attirando le api, risulta molto utile per l'impollinazione.

    Le varietà di prato a basso fabbisogno idrico più adatte

    Le varietà di prato a basso fabbisogno idrico maggiormente consigliate per gli oliveti inerbiti sono quelle resistenti al calpestio.

    La Verbena hybrida è una tappezzante graziosa e resistente, che dà vita a un prato fiorito per buona parte dell’anno. Per crescere rigogliosa, ha bisogno di un’esposizione in pieno sole. Resiste egregiamente alla siccità con pochissima manutenzione, alla salsedine e al calpestio intenso, e anzi è considerata moderatamente carrabile.

    La Lippia nodiflora è una tappezzante perenne dai fiori bianchi, che si adatta molto bene ai climi aridi. Cresce rigogliosa in terreni con esposizione in pieno sole, è fiorita per buona parte dell’anno – da Aprile a Ottobre – e ha un’ottima resistenza alla salsedine. Anche la Lippia è immune al calpestio, anche intenso, e la si può definire moderatamente carrabile. Tra le piante a basso fabbisogno idrico, essa è l’unica mellifera, ed è dunque adatta per arricchire un uliveto, grazie alla sua capacità di attirare le api per l’impollinazione.

    Tutte le altre varietà di prati alternativi possono essere aggiunte, in percentuali minori, ai prati di Lippia o di Verbena, in modo da arricchire il suolo e da contribuire a una sufficiente biodiversità.

    La raccolta dell’acqua piovana per la manutenzione dell’oliveto

    Nelle zone declivi, si può realizzare una buona regimazione delle acque meteoriche, con la creazione di piccole depressioni che seguono le curve di livello. Questa tecnica, che adoperiamo anche in altre tipologie di giardini che sorgono su zone in pendenza, aiuta a rallentare il corso della pioggia, e quindi a immagazzinare l’acqua di eventuali improvvisi rovesci. Queste riserve idriche naturali permettono di limitare le irrigazioni di emergenza e di impiegare meno risorse idriche per la manutenzione del giardino.

    La raccolta dell’acqua piovana può essere messa in pratica seguendo diverse tecniche, scelte in base alle caratteristiche del giardino. Puoi approfondire l’argomento, leggendo l’articolo dedicato alla regimazione dell’acqua piovana.