Erigeron karvinskianus: il prato alternativo per i giardini difficili

Ricorda una margherita, ma margherita non è. Ha fiori bianco-rosati e una potenza di crescita incredibile. Stiamo parlando dell’Erigeron karvinskianus, una tappezzante perenne perfetta per i giardini dai terreni più difficili. È anche nota come margheritina di montagna ed è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la stessa della margherita comune e della camomilla.

La fioritura di questo prato alternativo ricopre il terreno per buona parte dell’anno, da Aprile a Ottobre, permettendo di avere un giardino bello e colorato nel corso di diverse stagioni, soprattutto se piantata in aree dal clima mite. Le sue innumerevoli qualità non si fermano all’aspetto e, anzi, si rivela il prato perfetto per molti giardini complicati.

  1. Le caratteristiche dell'Erigeron karvinskianus
  2. Messa a dimora e manutenzione dell'Erigeron karvinskianus
  3. Combinazioni di prati a basso fabbisogno idrico

Le caratteristiche dell'Erigeron karvinskianus

L’Erigeron karvinskianus è una tappezzante perenne, ma che si comporta da sempreverde nelle aree più temperate del nostro Paese. Si tratta, infatti, di una pianta originaria del Messico che ama i climi caldi e che, con una temperatura di pochi gradi al di sotto dello zero, tenderà ad andare in riposo vegetativo. Se la temperatura, però, non scende oltre i -10°C, non c’è da preoccuparsi, poiché tornerà come nuova in primavera.

L’Erigeron è anche nota come Margheritina dei muri, poiché spesso spunta dagli interstizi dei muri a secco. Questa caratteristica dipende dalla sua capacità di svilupparsi anche nelle situazioni più impervie e con i terreni più difficili, grazie anche alla sua crescita molto rapida. Ogni piantina può potenzialmente ricoprire il suolo fino a un raggio di 40 centimetri! Sono proprio la sua tenacia e la sua robustezza a renderla perfetta per i giardini più difficili, ed è, dunque, la scelta ideale per tutti quei terreni in cui le altre piante non riescono ad attecchire.

Messa a dimora e manutenzione dell’Erigeron karvinskianus

Dove piantare l’Erigeron karvinskianus?

L’Erigeron karvinskianus si adatta bene sia ai terreni esposti in pieno sole sia a quelli in mezz’ombra, purché si abbia a che fare con un clima mite. È amante dei suoli leggeri e ben drenati, ma cresce senza problemi anche nei suoli calcarei. Se si intende posizionare questa pianta ai piedi di un albero, è importante assicurarsi che esso sia abbastanza alto da lasciare la giusta luce all’Erigeron, in modo che l’ombra non impedisca all’umidità di evaporare, danneggiando il prato.

Quando piantare l’Erigeron karvinskianus?

Nel primo anno di vita e, soprattutto, nel periodo immediatamente successivo alla messa a dimora, le piantine di Erigeron karvinskianus hanno bisogno di un regime di irrigazione più frequente e abbondante. Per questo, il periodo ideale per piantare l’Erigeron karvinskianus è l’autunno, che permette di sfruttare l’irrigazione naturale delle precipitazioni e non impiegare ingenti risorse idriche. Anche la primavera è un buon periodo, purché si preveda qualche irrigazione in più durante la prima estate, così da sostenere le piantine in fase di attecchimento.

Quali sono le fasi della messa a dimora e la successiva manutenzione?

Per un risultato ottimale e raggiunto velocemente, tra gli 8 e i 12 mesi, è consigliata una densità di impianto di 10 piantine ogni metro quadro, che permetterà all’Erigeron karvinskianus di chiudersi in modo uniforme nel giro di un anno.

In fase di attecchimento , il prato di Erigeron karvinskianus avrà bisogno di essere irrigato un po’ più spesso, non lasciando asciugare troppo il terreno vicino alle giovani radici. La frequenza di irrigazione, durante questa prima fase, andrà valutata in autonomia, a seconda delle condizioni pedoclimatiche.

Una volta trascorso il primo anno di vita del prato, le irrigazioni potranno limitarsi a una (massimo due) in tutto l’anno purché molto abbondanti. Per quanto riguarda la manutenzione dell’Erigeron karvinskianus, invece, il nostro consiglio è di effettuare 1 massimo 2 potature all’anno.

Combinazioni di prati a basso fabbisogno idrico con l’Erigeron karvinskianus

Grazie alla sua caratteristica adattabilità e ai suoi fiori coloratissimi presenti per gran parte dell’anno, l’Erigeron karvinskianus si rivela estremamente versatile negli abbinamenti con altre coprisuolo a basso fabbisogno idrico. È sempre importante ricordare che un prato misto, realizzato con diverse varietà, è naturalmente più resistente e sano e arricchisce notevolmente il suolo rispetto a una coltivazione monoclonale. Ecco i nostri consigli sui migliori abbinamenti con l’Erigeron karvinskianus.

Erigeron karvinskianus + Verbena hybrida

Abbinamento dalla palette di colori allegra e variegata grazie all’accostamento delle due vistose e uniche fioriture.

Erigeron karvinskianus + Achillea crithmifolia

Mix dai contrasti particolari per un prato eccentrico e originale.

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