Come effettuare i tagli del prato alternativo: tutti i vantaggi della bassa manutenzione

Nell’analizzare i vantaggi di un dry garden e delle varietà che lo compongono, ci si riferisce quasi sempre all’enorme risparmio di acqua che i prati a basso fabbisogno idrico consentono. Quelli ambientali non sono, però, gli unici vantaggi dei nostri prati alternativi, che hanno in realtà bisogno di pochissima manutenzione e sono perfetti per chi non ha troppo tempo e risorse da dedicare alla cura del proprio prato. Ma come funzionano i tagli dei prati alternativi e come prendersi cura di un dry garden?

  • I tagli durante i primi mesi dopo l’impianto
  • La manutenzione dei prati alternativi durante l’anno
  • Il controllo delle infestanti
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    I tagli durante i primi mesi dopo l’impianto

    La fase immediatamente successiva alla messa a dimora di un prato alternativo è l’unica, della vita del prato, che richiede un po’ di attenzione in più, poiché i tagli sono necessari per stimolare la crescita delle piantine. Nei primi mesi dopo l’impianto, infatti, consigliamo di effettuare sfalci più frequenti: tenere il prato basso, mai oltre i 3 centimetri, permette di favorire lo sviluppo orizzontale delle piantine, nel periodo in cui devono espandersi per ricoprire l’intera superficie. Inoltre, i tagli frequenti, soprattutto quando il terreno non è ancora ricoperto, permettono di controllare più facilmente le infestanti, che potrebbero trovare più spazio per attecchire, in questo periodo.

    La manutenzione dei prati alternativi durante l’anno

    Se le piantine di prato alternativo hanno bisogno di pochissima manutenzione, è soprattutto perché raggiungono un’altezza minima. In genere, con il fiore, raggiungono al massimo i 15 centimetri, motivo per cui consigliamo di non lasciare mai che arrivino ad altezze eccessive, e di tagliare il prato sempre basso.

    Durante le fasi di taglio non abbiate timore di asportare i fiori, poiché i vantaggi saranno ancora maggiori. Tagliando il prato corto e asportando anche i fiori, infatti, essi torneranno nel giro di qualche giorno e la fioritura sarà più bassa e prolungata. Per osservare il portamento dei nostri prati alternativi in seguito agli interventi di manutenzione, guarda questo video di un taglio della nostra Verbena hybrida.

    In ogni caso, negli anni successivi al periodo di attecchimento, saranno necessari dai 2 ai 6 sfalci l’anno, in base al clima e alle varietà, effettuati nei momenti di maggiore sviluppo. Secondo la nostra esperienza, i periodi in cui risulta necessario effettuare gli sfalci del prato alternativo sono:

    • il periodo primaverile, tra maggio e giugno, poiché dopo, complici il caldo e la necessità di maggiori irrigazioni, è meglio sospendere i tagli;
    • il periodo autunnale, tra ottobre e novembre, poiché successivamente, con l’arrivo del freddo, sarà meglio evitare ulteriori stress per le piantine.

    Il controllo delle infestanti

    Tutte le varietà delle nostre piantine tappezzanti, una volta chiusa l’area, riescono ad avere un buon controllo sulle infestanti. Tuttavia, nel primo periodo in seguito alla messa a dimora, quando le piantine sono ancora distanziate tra loro, lasciano più spazio a disposizione delle malerbe. In questa fase, consigliamo di rimuovere manualmente quelle più invadenti a foglia larga, e di effettuare sfalci più frequenti per contenere la loro crescita e stimolare, invece, la crescita delle piantine di prato alternativo.

    Con l’arrivo del caldo, e seguendo le nostre indicazioni per le irrigazioni, si dovrebbero creare le condizioni per mettere in crisi la sopravvivenza delle infestanti: la maggior parte di esse, infatti, non è in grado di prosperare per lunghi periodi senza acqua. Intanto, le nostre piantine, più arido-resistenti, tenderanno a coprire la superficie, non lasciando più alcuno spazio alle infestanti.