Come prendersi cura del prato alternativo in estate
Il prato alternativo, ovvero realizzato con piante a basso fabbisogno idrico, è estremamente indicato per il territorio italiano, soggetto a un clima sempre più caldo e arido, grazie all’abilità di queste piante di resistere alla siccità. La loro natura estremamente adattabile a condizioni difficili non significa, però, che durante le caldissime estati non sia necessario prendersene adeguatamente cura, per supportarle anche durante i periodi più ostici.
Per questo motivo, abbiamo stilato una lista di consigli su come prendersi cura del prato alternativo in estate. Il lavoro costante con queste preziose piante ci ha permesso di accumulare molta esperienza riguardo la loro migliore resa, sia all’interno del Botanical Dry Garden, sia nei giardini che abbiamo progettato per i nostri clienti. E sappiamo che le estati che raggiungono altissime temperature possono essere davvero una sfida per chi si prende cura di un giardino. Seguendo i nostri consigli, però, sarà molto più semplice occuparsi di un prato alternativo.
- Le irrigazioni
- I tagli del Dry garden durante l’estate
- Le infestanti nel giardino a basso fabbisogno idrico
Le irrigazioni
Con l’arrivo dell’estate, le innaffiature dovranno essere via via diradate, aumentando costantemente i tempi di irrigazione. Il momento dell’irrigazione va scelto in base alle necessità delle piante, selezionando i momenti in cui il terreno si presenta completamente asciutto, anche al di sotto dello strato superficiale: solitamente, questa condizione si verifica ogni 15 giorni circa. Durante la prima estate di vita del prato, però, è importante mettere in conto qualche irrigazione in più, per dare alle piante la giusta quantità d’acqua necessaria alla crescita e all’estensione del manto. Si prosegue in questo modo fino al completo attecchimento delle piantine, valutando di volta in volta l’umidità del terreno e le condizioni delle piantine prima di dare ulteriore acqua. Una volta che il prato ha attecchito completamente, saranno necessarie poche irrigazioni di emergenza all’anno, per sostenere le piantine nei periodi asciutti.
Soprattutto in estate e in momenti di forte caldo e siccità, è importante tener sempre conto di alcune regole fondamentali per rendere le piante sempre più autonome e resistenti. Ci raccomandiamo, soprattutto in questo periodo, di evitare irrigazioni quotidiane, che si rivelano altamente controproducenti. È preferibile irrigare di rado, la mattina presto, così che le piante non rimangano bagnate troppo a lungo e si asciughino prima del grande caldo diurno. Qualunque sia il tipo di impianto disponibile, è sempre meglio preferire irrigazioni sporadiche e abbondanti. In questo modo, si simula un acquazzone estivo di 15-20 mm, che stimola gli apparati radicali ad andare in profondità e rende le piante sempre più autonome.
Un altro vantaggio di questa tecnica riguarda la presenza di insetti. I prati che vengono irrigati di rado creano anche l’ambiente perfetto per evitare la presenza delle zanzare, che sono meno attratte dalle zone asciutte. Un prato a basso fabbisogno idrico, dunque, in estate, crea ambienti che non favoriscono la presenza di fastidiosi insetti, e rendono il giardino molto gradevole da frequentare anche di sera.
I tagli del Dry garden durante l’estate
Le piantine di prato alternativo raggiungono, al massimo, 15 cm di altezza compreso il fiore. Durante l’estate, dunque, consigliamo di non lasciare che raggiungano altezze eccessive, poiché tenerle sempre intorno ai 3 centimetri stimola lo sviluppo orizzontale. In questo modo, non solo il prato si svilupperò più in fretta ma, soprattutto, è molto più semplice tenere sotto controllo le infestanti. Anche asportare i fiori con il taglio è molto utile allo sviluppo del giardino: essi torneranno nel giro di pochi giorni dalla potatura, ma in questo modo la fioritura sarà più bassa e prolungata.
Le infestanti nel giardino a basso fabbisogno idrico
Tutte le varietà delle nostre piantine tappezzanti, una volta chiusa l’area, riescono ad avere un buon controllo sulle infestanti. Tuttavia, nel primo periodo di vita del prato, quando le piantine sono distanziate tra loro, lasciano più spazio a disposizione delle erbacce. Per questo, consigliamo di effettuare sfalci più frequenti, che sono in grado di contenere la loro crescita e, allo stesso tempo, di stimolare la crescita delle piantine di prato alternativo.
Con l’arrivo del caldo, e seguendo le nostre indicazioni per le irrigazioni, si dovrebbero creare le condizioni per mettere in crisi la sopravvivenza delle infestanti, la maggior parte delle quali sono incapaci di prosperare per lunghi periodi senza acqua. Intanto, le piantine di prato alternativo, più arido-resistenti, tenderanno a coprire la superficie, non lasciando più alcuno spazio ad altre specie.