Artemisia abrotanum

L’Artemisia abrotanum è una pianta aromatica, l'aspetto è quello delle camefite fruticose, piante legnose alla base con gemme svernanti distanti dal suolo e un aspetto arbustivo. La parte erbacea secca annualmente mentre le parti legnose rimangono in vita e gettano l'anno seguente. Hanno un forte odore aromatico tipico e simile a quello del cedro o della citronella un po' canforato.

Raggiunge un’altezza massima di 50-80 cm. Le foglie sono cauline, grandi e divise in diversi segmenti strettamente lineari di colore verde scuro con sfumature grigie. Le inflorescenze sono formate da piccoli capolini penduli raccolti in pannocchie fogliose terminali.

L’area di origine è incerta, probabilmente questa pianta è originaria dell'Europa meridionale, forse Spagna. In Italia viene considerata una specie ampiamente naturalizzata.

Cresce in terreni incolti, ambienti ruderali, scarpate, strade ma anche nei giardini coltivati, principalmente di zone collinari.

Questa pianta, secondo la medicina popolare, ha un potere antisettico. Anticamente era usata per trattare i problemi del fegato, della milza e dello stomaco. Oggi è usata raramente in medicina.

In piccole quantità vengono usate le foglie dal sapore leggermente piccante per aromatizzare liquori d'erbe, tisane, caramelle, ripieni (il sapore comunque è molto amaro). Dai giovani germogli viene fatto un tè amaro.

Questa pianta si coltiva bene in terreni aridi e soleggiati, su substrato argilloso-calcareo, ma abbastanza nutritivi.

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