Carissa macrocarpa

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La Carissa macrocarpa, conosciuta anche come Prugna del Natal o Gelsomino africano, è un arbusto sempreverde originario del Sudafrica e particolarmente adatto alle zone più calde del nostro Paese. La sua vistosa fioritura bianca come la neve dura per la maggior parte dell’anno.

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Formato Vaso 9x9x20
Famiglia Apocynaceae
Tipologia Arbusto
Fogliame Verde, Sempreverde
Colore del fiore Bianco
Epoca di fioritura Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre
Resistenza al freddo Fino a -3°C
Resistenza alla siccità Alta
Resistenza alla salsedine
Altezza massima raggiunta 2 m
Esposizione Pieno sole

DESCRIZIONE DELLA PRUGNA DEL NATAL

La Carissa macrocarpa è un arbusto sempreverde dotato di foglie carnose e lucide di un bel colore verde brillante che contribuiscono molto al valore ornamentale della pianta. Il fusto presenta numerose spine biforcute; proprio in virtù di questa sua caratteristica la Prugna del Natal è adattissima per creare siepi difensive che tengano lontani animali indesiderati.

Dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno la Carissa macrocarpa si ricopre di fiori bianchi a forma di stella, dalla consistenza cerosa e dal profumo che ricorda quello del gelsomino (caratteristica che ha valso a questa specie il soprannome di Gelsomino africano). Il profumo tende ad intensificarsi durante la notte, mentre di giorno i candidi fiori della Carissa attirano molte api e farfalle.

FRUTTI DELLA CARISSA MACROCARPA

Durante l’estate e l’autunno, quando i fiori sono ancora presenti, la Prugna del Natal produce tanti frutti somiglianti a piccole prugne dall’intenso color porpora e dal sapore dolce e lievemente aspro, a metà tra quello della fragola e quello del cranberry (mirtillo rosso americano). I frutti possono essere consumati freschi oppure utilizzati per preparare macedonie e confetture. La polpa dei frutti di Carissa macrocarpa è ricca di proprietà benefiche per il suo alto contenuto di vitamina C, antiossidanti, magnesio, potassio e ferro.

Attenzione: È importante ricordare che, fatta eccezione per il frutto, tutte le parti della pianta di Carissa macrocarpa sono velenose. All’interno della polpa dei frutti di Prugna del Natal sono contenuti una decina di semi che devono essere eliminati prima della consumazione, dal momento che sono tossici anch’essi.

Questa caratteristica non deve stupire, in quanto la Carissa macrocarpa è parente stretta dell’oleandro: entrambi appartengono alla famiglia delle Apocynaceae, nome che deriva dal greco e significa “lontano dal cane”, proprio per ricordare che l’ingestione di alcune parti delle piante in questione può essere dannosa per la salute di animali o persone.

COLTIVAZIONE E MANUTENZIONE DELLA PRUGNA DEL NATAL

La Carissa macrocarpa predilige le esposizioni in pieno sole. Potrebbe anche beneficiare di poche ore di ombra pomeridiana, ma occorre ricordare che la fioritura e il numero di frutti diminuiranno proporzionalmente in base alle ore che la pianta trascorrerà in ombra.

La Prugna del Natal ha una scarsa resistenza al freddo, dal momento che è originaria di zone dal clima particolarmente caldo. Se coltivata in vaso, con l’arrivo della stagione fredda dovrà essere spostata in un luogo riparato.

La pianta affronta senza problemi lunghe stagioni siccitose, mentre al contrario teme il ristagno idrico e dunque dà il meglio in suoli ben drenati. Richiederà quindi irrigazioni molto sporadiche, limitate ai momenti in cui il terreno è completamente secco. In inverno le irrigazioni andranno ulteriormente ridotte ed effettuate soltanto nel corso di giornate non troppo fredde. Se coltivato in vaso, il Gelsomino africano avrà bisogno di un irrigazioni costanti ma rade (circa una volta ogni 10 giorni).

La Carissa macrocarpa non richiede potature particolari, se non quelle dettate dal proprio gusto per contenere le dimensioni della pianta o darle un aspetto più omogeneo. Se si sceglie di potare, è meglio farlo alla fine dell’inverno in modo tale da non compromettere la fioritura e la fruttificazione nei mesi seguenti.

La pianta tollera bene i venti salmastri, il che la rende un’ottima scelta per le aree costiere.