Perdita di biodiversità: i danni della crisi climatica, anche al tuo giardino

La biodiversità è in pericolo. È questa, purtroppo, la consapevolezza alla quale inevitabilmente si arriva guardando all’evoluzione del cambiamento climatico, agli eventi atmosferici estremi e all’esasperazione delle stagioni, e all’avido intervento umano sull’ambiente. La perdita di biodiversità è inevitabile causa di numerosi disastri ambientali, di problemi irreversibili alla salute del pianeta e alla sopravvivenza di molte specie, ognuna fondamentale per il funzionamento dell’ecosistema che abita, e senza la quale il ciclo della vita rischia di spezzarsi.

La perdita della biodiversità, infatti, si affaccia imminente su tutti gli ecosistemi, da quelli grandi e apparentemente indistruttibili, come quello marino, a quelli invisibili ma fondamentali per il funzionamento della vita, come quello del suolo, fino ad arrivare a quelli piccoli e artificiali, ma di non minore importanza, come quelli all’interno di un giardino. Ma come può la riduzione della biodiversità affliggere i grandi equilibri degli ecosistemi?

  1. Cos'è la biodiversità
  2. Perdita di biodiversità: cosa sta accadendo agli ecosistemi
  3. La biodiversità è importante anche nel tuo giardino

Cos'è la biodiversità

Biodiversità è un termine coniato dall’etnologo americano Edward O. Wilson nel 1988, creato a partire dai suoi studi sulla vita delle formiche. Il termine è il risultato della crasi tra i termini inglesi per diversità biologica, ed è inteso come la ricchezza e la varietà della vita sulla Terra. Tutti gli organismi che compongono la biosfera, vegetali, animali, fungini o batterici, risultano fondamentali per il delicato equilibrio della vita, sia grazie alla varietà di specie, sia grazie all’abbondanza di organismi, che permette interazioni proficue tra tutti i componenti.

La Convenzione ONU sulla Diversità Biologica la definisce come la varietà e variabilità degli esseri viventi all’interno dei sistemi in cui essi vivono, e struttura la biodiversità su tre livelli: genetica, di specie e di ecosistema. La diversità genetica è intesa come la varietà di informazione genetica all’interno degli individui della stessa specie. La perdita della biodiversità spesso impedisce alle specie di svilupparsi al meglio, diminuendo gli individui che compongono il gruppo e portando a conseguenze disastrose per la loro sopravvivenza, come il fenomeno dell’inincrocio, ovvero l’accoppiamento tra consanguinei, che in modo graduale ma inevitabile causa l’accumulo di geni deleteri alla sopravvivenza della specie.

La diversità di specie rappresenta l’insieme delle specie che abitano un determinato ecosistema, ed è fondamentale per la corretta relazione tra i diversi organismi. Il ciclo della vita, le relazioni tra prede e predatori ma anche tra organismi che vivono in simbiosi, dipende dalla ricchezza e dalla varietà delle specie. L’assenza o anche la riduzione della presenza di una sola di esse, non può che danneggiare irreversibilmente il delicato equilibrio della vita. Infine, la diversità ecosistemica si riferisce ai diversi ambienti che ospitano la vita, estremamente differenti tra loro e, dunque, abitati da una grande varietà di specie diverse.

Perdita di biodiversità: cosa sta accadendo agli ecosistemi

La biodiversità a rischio è, senza alcun dubbio, diretta conseguenza dell’azione umana. Il cambiamento climatico, prima di tutto, sconvolge gli ecosistemi e minaccia la sopravvivenza di alcune specie incapaci di adattarsi alle nuove condizioni. Ma anche l’intervento diretto dell’uomo causa enormi problemi. Si pensi, per esempio, alla distruzione dell’ecosistema marino a causa del rischio di estinzione di alcuni animali dovuto alla pesca sfrenata. Oppure agli infiniti ettari di terreno coltivato delle stesse piante, che distrugge la varietà della vita di quel sistema. Ma quali sono gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità e, dunque, sulla vita?

È recentemente stato prodotto il report di uno studio sulla biodiversità durato sette anni e condotto dall’Università dell’Oklahoma, che ha spiegato molto bene le conseguenze della perdita di biodiversità del suolo. Il team di ricerca ha monitorato i cambiamenti nelle popolazioni di funghi, batteri e protisti che abitano il suolo, studiandone i comportamenti a differenti temperature e umidità. Ciò che è risultato, in parole povere, è un degrado di tutti gli organismi microbici all’aumentare delle temperature.

I microorganismi sono essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema, e la loro scomparsa a causa delle alte temperature provocate dal riscaldamento globale mette in pericolo anche le attività umane. Essi sono infatti fondamentali per la scomposizione dei composti organici e inorganici, permettendo alle piante di assorbirli. Inoltre, essi sono fondamentali per il processo di sequestro dell’anidride carbonica da parte del terreno. Il suolo svolge infatti un’importante ruolo per la lotta al cambiamento climatico, poiché è in grado di assorbire e trattenere grandi quantità di CO2. L’enorme aumento della stessa, però, causa un irreversibile e pericolosissimo circolo vizioso per cui non solo il suolo non riesce a trattenerla tutta, ma quella in eccesso, che causa il riscaldamento globale, distrugge la biodiversità del suolo, rendendolo sempre meno capace di trattenerla e peggiorando gradualmente la situazione.

La biodiversità è importante anche nel tuo giardino

La biodiversità non è fondamentale solo per la vita in ecosistemi lontani o invisibili ai nostri occhi, ma anche per ciò che abbiamo a portata di mano. Essa è infatti importante anche per la vita dei piccoli giardini.

Un giardino ricco di biodiversità non soffrirà di malattie, e non richiederà l’intervento di prodotti chimici per debellarle, perché il suo naturale equilibrio lo proteggerà. Al contrario, però, un giardino con meno varietà o una coltivazione unica, non solo ha più probabilità di ammalarsi, ma impoverisce il suolo, e dunque per la crescita delle piante si rivelerà necessario, prima o poi, il ricorso ad agenti chimici, i quali danneggiano ulteriormente il terreno.

Una buona e sana biodiversità, invece, non può che far bene al tuo giardino. Prima di tutto alimenta il suolo, arricchendolo di sostanze diverse e rendendolo più sano. In più, anche l’aspetto estetico ne beneficia, poiché la biodiversità aiuta a ottenere fioriture diluite e costanti per tutto l’anno.

Preservare la biodiversità è fondamentale per la vita nei piccoli e nei grandi ecosistemi. I danni che essa sta subendo sono il campanello d’allarme che dovrebbe destarci tutti, e ricordarci che senza diversità non c’è vita. Neanche la nostra.