Perché avere un giardino ecologico è diventata una necessità

Avere un giardino e potersene prendere cura, disporre di giardinieri, architetti e altri professionisti della progettazione dei prati, è sempre stato considerato un lusso, un privilegio riservato alle persone più abbienti. Ma più il tempo passa, più il cambiamento climatico avanza, e più si fa largo anche la necessità per tutti di disporre di uno stralcio di verde, anche molto piccolo, magari da posizionare sul balcone di casa per contribuire al benessere proprio e dell’ambiente.

Contribuire al polmone verde del pianeta con le proprie risorse è fondamentale oggi che le temperature aumentano a dismisura e gli eventi atmosferici estremi, come trombe d’aria e bombe d’acqua, si presentano con frequenza sempre maggiore. La presenza di zone verdi, che si tratti di un prato o di un giardino “domestico”, contribuisce ad abbassare le temperature. Ma anche scegliere le piante giuste, che siano il più ecosostenibili possibile, è importante, perché un giardino ecologico è la scelta più sana di tutte.

 

  1. Avere un giardino è una necessità per l’ambiente
  2. Il verde fa bene alla salute
  3. Come possono esistere piante non ecosostenibili
  4. Come scegliere un giardino ecologico

Avere un giardino è una necessità per l’ambiente

Le piante sono strumenti naturali per sequestrare l’anidride carbonica, poiché sono in grado di assorbirla e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Non sono solo, dunque, fornitori di ossigeno di cui abbiamo inevitabilmente bisogno per vivere. Le zone verdi, le piante e gli alberi sono un incredibile – e naturale – alleato contro gli effetti della CO2. Si parla spesso di assorbimento forestale, ovvero la necessità di riforestare molti territori per fornire l’essenziale quantità di verde per contrastare le emissioni di CO2. Non è solo di grandi foreste però, che abbiamo bisogno, ma anche di giardini domestici, piante casalinghe e verde urbano.

Popolare non solo i grandi appezzamenti di terra ma anche le aree abitate con le piante e gli alberi giusti è un modo naturale – e il più efficace – per dare sostegno all’ambiente. La presenza di giardini, parchi e zone verdi di cui disporre, nei piccoli borghi così come nelle grandi metropoli, è dunque fondamentale. Chiaramente, non tutti hanno le risorse e gli spazi per disporre di prati e giardini, ma anche un balcone rigoglioso, una casa piena di piantine e un terrazzino ricoperto di foglie possono fare la differenza.

Il verde fa bene alla salute

Non si può parlare, però, solo della salute dell’ambiente. Anche la nostra trae grandi benefici dalla presenza di aree verdi intorno a noi. Chi vive in città, per esempio, è costantemente esposto a gravi fattori di rischio: lo smog e l’inquinamento. Un’aria inquinata alza fortemente le temperature, rendendo la vita più difficile a tutti quei soggetti fragili che risentono dei colpi di calore estivi. In più, l’inquinamento danneggia la salute dei capelli e della pelle, che si sporcano facilmente e appaiono impuri. Per non parlare, ovviamente, dei danni agli organi responsabili della respirazione, inevitabilmente compromessi per chi vive in aree urbane inquinate. Esistono molte tipologie di alberi, ideali per essere piantati nelle aree urbane, che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento poiché riescono ad assorbirlo e ridurne le quantità.

Inoltre, il contatto quotidiano con aree verdi, giardini, o anche semplicemente con un piccolo orticello domestico di cui prendersi cura, ha enormi benefici su ansia, stress e sulla salute mentale in generale. L’ortoterapia è infatti spesso adoperata nei programmi di assistenza rivolti sia a soggetti con difficoltà psicomotorie, sia per il trattamento di alcuni disturbi psichiatrici, dall’Alzheimer alla demenza senile, dall’ansia alla depressione, ed è adoperata anche per persone con disagi sociali, come tossicodipendenti, senzatetto e nelle carceri.

Come possono esistere piante non ecosostenibili

Se circondarsi di verde è, dunque, fondamentale, anche scegliere le piante giuste fa la differenza. Parlare di giardini ecologici può sembrare superfluo, perché si ha la sensazione che dove c’è verde, ci sia vita, natura, ecologia. Eppure, non è sempre così.

Non sono le piante a essere sbagliate, chiaramente, ma non tutte le piante sono giuste per ogni ambienti. Scegliere alberi o prati, per esempio, non adatti a un determinato clima o territorio, richiederà uno spreco di risorse, come l’acqua, o l’utilizzo di sostanza chimiche per supportarne la crescita. Avere un bel giardino, ma impiegare tantissime risorse idriche per renderlo rigoglioso, non è affatto ecologico.

Come scegliere un giardino ecologico

Il primo passo per rendere un giardino ecologico, per avere un orticello o un balcone eco-friendly, è scegliere piante autoctone o comunque facilmente adattabili al territorio. Vivere in una regione secca e scegliere piante che necessitano di un clima umido, significa non aiutare l’ambiente. Oltre che del territorio e delle piante autoctone, però, bisogna tener conto anche del cambiamento climatico e di quanto il clima sia cambiato nella propria zona. Se non si vive in zone particolarmente fredde, una scelta sempre giusta è quella delle piante a basso fabbisogno idrico. Che si tratti di grandi distese di prati, di piccoli arbusti, o di piante da tenere sul balcone, la scelta di una tipologia di flora resistente alla siccità è perfetta per iniziare ad aiutare l’ambiente, costruendo uno spazio verde ecologico e che richiede l’impiego di poche risorse.