Trifoglio in giardino, una ricchezza per il terreno
Quello che molti considerano un intruso da eliminare, da estirpare dai giardini il prima possibile, anche a costo di utilizzare diserbanti chimici, per noi è invece una grande risorsa. Il trifoglio, infatti, all’interno dei prati e dei giardini, rappresenta una grande ricchezza per il terreno, grazie all’apporto di nutrienti e altre sostanze molto utili con le quali contribuisce alla vita del terreno.
A parte il trifoglio e le altre piccole infestanti sulle quali sconsigliamo l’accanimento, per tenere sotto controllo la nascita o l’eventuale preponderanza di altre infestanti in giardino, sconsigliamo sempre l’uso di diserbanti chimici. Esistono moltissimi metodi naturali per prendersi cura del giardino e tenere lontane le erbacce, senza la necessità di utilizzare sostanze inquinanti.
- Un giardino rigoglioso senza diserbanti è possibile
- No all’accanimento sulle piccole infestanti
- La ricchezza del trifoglio in giardino
Un giardino rigoglioso senza diserbanti è possibile
I diserbanti possono sembrare alleati per la gestione di un giardino, perché aiutano a tenere lontane le infestanti. Si tratta, però, di sostanze molto dannose per il terreno, che hanno bisogno di moltissimo tempo per essere smaltite e che finiscono per creare molti più danni, rispetto ai vantaggi che portano. Si tratta, infatti, di sostanze che causano il pericolosissimo inquinamento chimico, e la loro eliminazione all’interno dei nostri giardini è fondamentale per avere un prato e una vita sani. Sconsigliamo, dunque, l’uso di diserbanti chimici, che risulterebbero superflui con i nostri prati alternativi: tutte le varietà delle nostre piantine tappezzanti, una volta chiusa l’area, riescono ad avere un buon controllo sulle infestanti, senza la necessità di stratagemmi artificiali.
Per tenere sotto controllo le malerbe consigliamo di effettuare tagli dalle due alle sei volte l’anno, in modo da contenerle e stimolare la crescita orizzontale del prato alternativo. Molto importante anche seguire precisamente le indicazioni riguardo le irrigazioni da effettuare. Superata la fase iniziale e una volta che il prato avrà attecchito completamente, saranno necessarie poche ma abbondanti irrigazioni di emergenza all’anno. In queto modo, l’apporto idrico sarà sufficiente per sostenere le piantine a basso fabbisogno idrico nei periodi di caldo e siccità, e sarà invece troppo esiguo per la crescita delle infestanti, che si seccheranno nei periodi più siccitosi.
No all’accanimento sulle piccole infestanti
Le infestanti, però, non sono necessariamente un nemico. Quelle piccole, come il trifoglio, contribuiscono alla biodiversità del giardino, rendendolo più sano e resistente. Come non ci stancheremo mai di ricordare, mescolare diverse varietà di piante garantirà un prato gradevole in ogni stagione. Un giardino ricco di biodiversità non soffrirà di malattie, e non richiederà l’intervento di prodotti chimici per debellarle, perché il suo naturale equilibrio lo proteggerà. Al contrario, però, un giardino con meno varietà o una coltivazione unica, non solo ha più probabilità di ammalarsi, ma impoverisce il suolo. Una buona e sana biodiversità, invece, non può che far bene al giardino. Ed essa non si limita a diverse varietà di prato, ma comprende anche la presenza di piccole infestanti che, non essendo troppo invasive, non fanno altro che arricchire il giardino.
Questa biodiversità, prima di tutto, alimenta il suolo, nutrendolo di sostanze diverse e rendendolo più sano. In più, anche l’aspetto estetico ne beneficia, poiché aiuta a ottenere fioriture diluite e costanti per tutto l’anno. Quando nei nostri prati ci imbattiamo nel trifoglio o in altre piccole infestanti, non li eradichiamo mai. Si tratta di piante piccole e, dunque, che non sottraggono luce alle piantine né ne penalizzano la crescita. La loro vita è breve, perché con l’arrivo del caldo queste piantine spariscono e, inoltre, arricchiscono notevolmente il terreno grazie alle loro caratteristiche.
La ricchezza del trifoglio in giardino
Il trifoglio è una erbacea appartenente alla famiglia delle Leguminose. È una pianta annuale o biennale, raramente perenne, che non supera i 30 centimetri di altezza. A differenza di quanto si creda, non è una dannosa infestante, ma una grande risorsa per le altre piante. Infatti, molto spesso si crede che possa sottrarre nutrimento ma, in realtà, non fa che arricchire il suolo. Esso è molto utile in tutte le situazioni in cui le classiche graminacee non si adattano al terreno o al clima, poiché si tratta di una pianta particolarmente resistente alle escursioni termiche, che si adatta a quasi tutti i tipi di terreno.
Il trifoglio può far parte del prato alternativo. Qui al BotanicalDryGarden, quando nasce, siamo molto contenti. Durante la sua vita, che avrà immancabilmente fine all’inizio dell’estate, riesce a immagazzinare notevoli quantità di azoto nel terreno, che andrà ad alimentare le piantine del prato, rendendo il suolo più ricco e il giardino più sano. Inoltre, in inverno il trifoglio protegge il prato dal freddo. Nel caso della Lippia o della Zoysia, che in questo periodo risentono delle gelate, aiuta a dare un tocco di verde al prato. Per tenere il prato ordinato, consigliamo semplicemente di tagliarlo qualche volta in più nei periodi caldi. E, soprattutto, di considerare questa pianta non più un problema, ma una risorsa.