Dry Garden, il giardino secco bisognoso di poca acqua

La mancanza di acqua è un problema diffuso, che colpisce aree sempre maggiori del nostro Paese e del mondo intero. La scarsità idrica colpisce in modo particolare gli amanti del verde, spesso molto sensibili alle necessità dell’ecosistema ma anche desiderosi di curare il proprio giardino nel miglior modo possibile. Esiste una strategia che consenta di bilanciare queste due esigenze ed avere un giardino bello e rigoglioso senza sprecare enormi quantità di acqua?

La soluzione c’è e si chiama dry garden, un termine inglese che significa letteralmente “giardino secco” o “giardino asciutto”. Progettare un giardino con piante che hanno bisogno di poca acqua non solo è possibile, ma porta ottimi risultati sia a livello paesaggistico che in materia di ecosostenibilità.

Che cos’è un dry garden e come funziona?

La filosofia dry è un approccio resiliente al problema della crescente scarsità di acqua legata al progredire del riscaldamento globale. Questo fenomeno ci obbliga a ripensare con intelligenza la nostra concezione degli spazi verdi, adottando una serie di accorgimenti che permettano di limitare al massimo lo spreco idrico senza per questo rinunciare alla bellezza estetica del proprio angolo di paradiso. Il complesso delle tecniche impiegate per realizzare un giardino a basso fabbisogno idrico prende il nome di xeriscaping, un neologismo che fonde la parola greca xeros (“asciutto”) e l’inglese landscaping (“paesaggismo”).

Il dry garden punta a creare un ecosistema quasi completamente autosufficiente: l’acqua viene utilizzata con grande parsimonia e le irrigazioni si limitano a pochissime bagnature di soccorso da effettuare nei mesi più caldi. Un dry garden ben progettato può avere bisogno soltanto di una o due irrigazioni nell’arco di tutto l’anno. Sembra troppo bello per essere vero, ma puoi verificarlo in prima persona venendo a visitare il nostro orto botanico asciutto, il primo in Italia.

Le regole d’oro per un buon giardino secco

La creazione di un dry garden si fonda ovviamente sulla scelta di piante resistenti al sole e bisognose di poca acqua. Tuttavia, prima di arrivare alla scelta delle essenze, vogliamo parlarti di alcuni accorgimenti utili da adottare per creare le condizioni ideali per il tuo giardino secco.

Il terreno adatto a un dry garden

Se è vero che le piante adatte a un giardino secco sono spesso di poche pretese per quanto riguarda la tipologia di suolo, è altrettanto vero che un buon drenaggio è una condizione importantissima per la buona riuscita del progetto. In questo modo infatti l’acqua, anziché ristagnare aumentando il rischio di attacchi fungini, potrà penetrare a fondo nel terreno fornendo nutrimento alle piante durante i mesi di siccità (come vedremo meglio nel prossimo paragrafo). Per questo preparare il terreno sarà molto importante: una buona fresatura per rendere il suolo sciolto, seguita magari dall’integrazione di terreno fertile ed eventualmente di materiale drenante (per evitare appunto ristagni idrici) darà una grossa mano al tuo giardino secco.

Messa a dimora e irrigazioni

Il periodo consigliato per la messa a dimora delle piante da dry garden è generalmente l’autunno. Questa scelta consente alle piante di sviluppare radici profonde nell’arco dell’inverno, approfittando delle piogge stagionali per garantirsi le risorse idriche di cui hanno bisogno. In questo modo l’arrivo dell’estate non le coglierà impreparate, in quanto avranno già avuto modo di ambientarsi e di sviluppare un buon apparato radicale pronto a ricercare l’umidità negli strati profondi del terreno.

È qui che entrano in gioco le irrigazioni, leggermente più frequenti nel primo anno dalla messa a dimora ma comunque da effettuare di rado. In questa fase si procede infatti con irrigazioni poco frequenti ma basate su grandi quantità di acqua, somministrate in modo da simulare l’andamento di un acquazzone estivo. In questo modo l’acqua può penetrare lentamente negli strati più profondi del terreno, dove la pianta tenderà a ricercarla per sostentarsi nelle lunghe giornate di siccità. Così facendo si “educa” la pianta a ricevere acqua di rado e a rafforzarsi per sopravvivere in modo quasi autosufficiente nel momento in cui le irrigazioni caleranno ulteriormente.

Qualche piccolo consiglio in più per quanto riguarda l’irrigazione di un giardino asciutto:

  • Ti consigliamo di irrigare il tuo dry garden preferibilmente al mattino presto: in questo modo lo strato superficiale del terreno rimarrà bagnato per meno tempo, il che contribuirà ad evitare potenziali attacchi fungini.
  • Un trucco per ridurre l’evaporazione consiste nella pacciamatura, che oltre a proteggere le radici dal gelo invernale e a limitare la proliferazione delle infestanti è anche ottima per impedire che il sole colpisca direttamente il terreno disperdendone l’umidità. Per la pacciamatura puoi utilizzare del compost (ottimo anche per nutrire il terreno) o della ghiaia, mentre la corteccia delle conifere andrebbe invece usata con parsimonia in quanto tende a rendere acido il suolo.

Manutenzione di un dry garden

Veniamo adesso alla parte più riposante del processo: sarai felice di sapere infatti che le scarse irrigazioni di cui abbiamo parlato avranno effetti prodigiosi sulle necessità del tuo giardino in fatto di manutenzione. Irrigando una o due volte in tutto l’anno la crescita delle tue piante si rallenterà notevolmente, rendendo poco frequenti gli interventi di potatura necessari. Con una gestione di questo tipo non si avrà alcun interesse a fare uso di fertilizzanti e prodotti chimici, un’ulteriore conferma dell’ecosostenibilità della filosofia dry.

La scarsità di acqua porterà inoltre un grande vantaggio in più: essa infatti toglierà inoltre nutrimento alle infestanti, che dunque non avranno le risorse per colonizzare gli spazi liberi.

Possiamo dire che un dry garden è un giardino fondato sul risparmio: risparmio di acqua in primis, ma anche risparmio di tempo ed energie da dedicare alla manutenzione continua del tuo angolo verde. Una volta che le piante saranno ben stabilite e abituate alla filosofia dry potrai lasciare che sia Madre Natura a fare la gran parte del lavoro e godere del tuo giardino in tutto relax.

Quali sono le migliori piante resistenti alla siccità?

Se le regole di cui abbiamo parlato finora costituiscono la premessa di un buon dry garden, è evidente che il cuore della questione (nonché la parte più divertente) consiste invece nella scelta delle piante. Parliamo ovviamente di piante resistenti alla siccità e bisognose di poca acqua, ma non pensare che questo criterio ti costringa ad una scelta limitata!

Spesso si commette l’errore di pensare che un giardino secco contenga soltanto le cosiddette piante grasse, ma non è assolutamente così. La flora mediterranea ci regala un enorme ventaglio di possibilità, con piante di grande valore ornamentale che nel corso dei secoli si sono evolute per resistere al meglio all’aridità presente nelle zone costiere del centro e del sud Italia. Si tratta di specie che crescono spesso in modo spontaneo nella macchia mediterranea e in ambienti difficili come quelli della gariga, senza che nessuno si prenda la briga di irrigarle costantemente o di mantenerle ordinate con frequenti potature. È quindi proprio il caso di dire che la soluzione al problema della mancanza di acqua si trova proprio sotto il nostro naso!

Alcuni esempi di piante che hanno bisogno di poca acqua

Tra le piante mediterranee da giardino che fanno una splendida figura in un dry garden, le piante aromatiche hanno un posto speciale nel nostro cuore. La scelta non si limita ai grandi classici come rosmarino, salvia e timo: esiste infatti un’ampia scelta di specie che riempiranno il tuo giardino di aromi squisiti e che ti saranno utilissime anche in cucina. Abbiamo dedicato un articolo apposito a questa grande famiglia, elencando una serie di varietà poco conosciute e decisamente particolari.

Altre piante da giardino secco includono arbusti mediterranei (come ad esempio l’oleandro o il corbezzolo), un’ampia scelta di graminacee ornamentali (come la Stipa tenuissima, la Koeleria glauca o la grande famiglia dei Pennisetum) e piante da fiore tenaci e durevoli come la Gaura lindheimeri, le diverse specie di Gazania e la Lantana dalle vistose combinazioni di colore. Potrai giocare creando contrasti cromatici (ad esempio grazie alla scala di grigi delle diverse specie di Artemisia) oppure accostando consistenze diverse per creare effetti particolari. Le possibilità sono davvero infinite! Puoi trovare tanti suggerimenti visitando il nostro shop, che contiene tante curiosità in più su ciascuna specie.

Un discorso a parte meritano i prati alternativi, il cavallo di battaglia su cui noi di BotanicalDryGarden abbiamo specializzato la nostra attività. Esiste infatti una grande varietà di tappezzanti a basso fabbisogno idrico capaci di regalarti un prato bello, calpestabile e bisognoso di pochissime cure.

Ovviamente nella scelta delle essenze da includere nel tuo dry garden dovrai fare attenzione alle caratteristiche delle singole specie: preferiscono un’esposizione in pieno sole o in mezz’ombra? Quali sono le temperature minime invernali che riescono a sopportare senza subire danni? Crescono meglio in un suolo ricco di sostanze organiche oppure possono dare il meglio in un suolo povero?

Progettare un giardino mediterraneo ecosostenibile con la filosofia dry

La filosofia dry è assolutamente perfetta per la progettazione di un giardino mediterraneo ricco di carattere. L’ambiente che viene a crearsi miscela la bellezza selvaggia della macchia mediterranea e la grazia dell’arte paesaggistica. Il risultato sarà un giardino molto resistente ed esteticamente raffinato, di cui potrai ammirare i cambiamenti nell’arco delle stagioni.

La realizzazione di un dry garden permette di scegliere tra un incredibile numero di essenze dalle caratteristiche diversissime tra loro. Molte sono adatte a un giardino costiero in virtù della loro resistenza alla salsedine, alcune sono perfette per realizzare un giardino sensoriale ricco di aromi e stimoli tattili, altre producono fiori commestibili e frutti deliziosi. Come puoi vedere l’etichetta “Dry Garden” non costituisce un orizzonte limitato: questo approccio resiliente ed ecosostenibile può adattarsi alle tue esigenze e ai tuoi desideri, aiutandoti a progettare uno spazio che rispecchi completamente la tua personalità.