Le conseguenze di un riscaldamento globale che accelera nel mondo e nel giardino

Nonostante tutte le promesse, gli accordi internazionali, gli impegni presi e gli obiettivi prefissati, il riscaldamento globale – insieme alle sue conseguenze – sta accelerando. Che il contenimento della temperatura media globale, gli effetti del cambiamento climatico e i disastri che ne derivano non siano una priorità per i governi mondiali, non è una novità. È anche vero, però, che la situazione sta peggiorando molto più velocemente di quanto ci si aspettasse, ed è ora di fare i conti con un futuro che inizia a far paura.

Sono passati otto anni dalle trattative che portarono agli Accordi di Parigi sul clima. All’epoca, si stabilì di mantenere la temperatura media globale al di sotto dei 1,5 gradi in più rispetto al livello preindustriale. Purtroppo, però, è bastato meno di un decennio perché le emissioni aumentassero e permettessero di registrare le temperature più calde di sempre.

  1. Tirare le somme del riscaldamento globale nel 2021
  2. Il riscaldamento globale accelera
  3. Le conseguenze del riscaldamento globale
  4. Gli effetti della crisi climatica sui giardini domestici

Tirare le somme del riscaldamento globale nel 2021

In Europa, il riscaldamento globale avanza a velocità doppia rispetto al resto del mondo. Il continente è in realtà quello che ha maggiormente lavorato – anche se mai a sufficienza – su una diminuzione delle emissioni per il contenimento della crisi climatica. Eppure, data la sua posizione, le conseguenze del riscaldamento globale in Europa si presentano molto più prepotentemente rispetto alla media mondiale. Lo ha stimato il rapporto State of the European Climate stilato dall’Organizzazione meteorologica mondiale e da Copernicus, il sistema europeo di monitoraggio satellitare del clima.

Secondo lo studio, la porzione europea più a rischio è quella artica, in cui il riscaldamento globale sarebbe fino a 7 volte più inteso rispetto alla media globale, tant’è che l’estensione del ghiaccio marino non ha mai registrato numeri così bassi.

Ma il vero problema dovuto dall’insistente avanzata del cambiamento climatico, è l’aumento degli eventi atmosferici estremi. Si tratta di fenomeni metereologici particolarmente intensi e pericolosi, prima molto rari e oggi spaventosamente frequenti. Possono essere ondate di calore, trombe d’aria, bombe d’acqua, tempeste incontrollabili, lunghissimi periodi di siccità, tutti fenomeni molto pericolosi. Nel 2021, gli eventi estremi verificatisi sul suolo europeo hanno colpito oltre 500mila persone e causato centinaia di vittime, con una stima dei danni superiore a 50 miliardi di dollari.

Il riscaldamento globale accelera

Come dicevamo, otto anni fa, si firmavano gli Accordi di Parigi e si prometteva di ridurre le emissioni, di passare all’energia rinnovabile, di limitare gli sprechi, per fare in modo di contenere la temperatura media globale. Nonostante le promesse, però, gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati.

Non si parla solo di temperature, estremamente alte in ogni periodo dell’anno – di cui il 2022 è la perfetta sintesi, con la terribile e secca estate, e l’autunno delle temperature più miti mai registrate. Si parla anche e soprattutto delle conseguenze che il riscaldamento globale causa. Per esempio, il ritmo a cui sale il livello dei mari e due volte più veloce rispetto agli anni Novanta. Sta aumentando anche la velocità con cui si fondono i ghiacciai. Protagoniste di questo fenomeno sono le Alpi che, a causa delle forti ondate di calore, hanno visto lo spessore dei ghiacciai diminuire anche di 3-4 metri rispetto alla media. E anche gli oceani sono soggetti a intense ondate di calore, che alterano e distruggono l’ecosistema marino.

Le conseguenze del riscaldamento globale

Forse, la più grave conseguenza del riscaldamento globale è l’impatto che ha sulle precipitazioni. Le zone del mondo dal clima mite, come l’Italia, stanno lentamente perdendo i benefici del clima mediterraneo, sostituito da un clima sempre più tropicale: molto caldo, e con scarse precipitazioni. Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in Italia le piogge sono diminuite di 104,8 millimetri, cioè del 19%, rispetto alla prima metà del XX secolo. Questa siccità causa danni alle persone, alle coltivazioni e a tutti gli ecosistemi, ed è pericolosa soprattutto per le coltivazioni, fondamentali per la nostra sopravvivenza.

Gli effetti della crisi climatica sui giardini domestici

Circondarsi di verde, avere un giardino o anche solo un balconcino pieno di piante, è un piccolo gesto che possiamo fare tutti per combattere la crisi climatica. Eppure, anche i nostri giardini subiranno le conseguenze del riscaldamento globale. Innanzitutto, molte specie autoctone rischiano di non trovare più, nei territori in cui sono nate, il clima di cui hanno bisogno. Non accade solo in Italia con le piante tipiche del clima mediterraneo, ma in tutti i luoghi del mondo che vedono il clima modificarsi. Dagli alberi tipici deli Stati del Sud americani, ai prati inglesi, la siccità è l’aumento delle temperature modificherà inevitabilmente la flora di tutto il mondo.

Nei nostri giardini, sicuramente bisogna dire addio ai prati che hanno bisogno di molta irrigazione, come i classici prati all’inglese, ma non è l’unico cambiamento che vedremo. Le strane temperature alterano il ciclo di vita di molte piante e fiori: le piante spontanee non sanno più quando comparire, le rose dal ciclo alterato non sanno più quando fiorire. Gli alberi tipici del nostro territorio non riusciranno più a sopravvivere e verranno sostituiti da piante tipiche degli ambienti tropicali.

La natura, per fortuna, riesce sempre, in qualche modo, ad adattarsi, e da essa dovremmo imparare. Però i grandi cambiamenti che sta vivendo, avranno inevitabilmente un impatto anche sulle nostre vite. E se la natura riesce ad adattarsi per sopravvivere, non è detto che riusciremo a farlo anche noi, a meno che non poniamo immediatamente un freno alla crisi climatica. Prima che sia troppo tardi.